inchiesta rai3 coca-cola

ho trovato un’inchiesta piuttosto ben fatta sul tema multinazionali, soprattutto concentrata sulla colombia e l’uccisione dei sindacalisti, a cura di rai3. Programma C’era una volta.

per scaricarla andate all’indirizzo

www.nococacola.info

dateci un’occhiata

per una volta che alla tv fanno un’inchiesta quanto meno decente vale la pena vederla.

 

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tortura tecnologica-michele fabiani: dubbi e interrogativi

E’ da un po’ di tempo che leggo in giro (indymedia ecc) notizie sulla tortura tecnologica soprattutto in collegamento all’arresto dei cinque ragazzi di Spoleto.

La cosa mi ha incuriosito e quindi ho iniziato a documentarmi. Partendo dal fatto che non conosco di persona nè  i ragazzi coinvolti in quest’inchiesta farsa nè le vittime di tortura tecnologica tutto quello che scrivo lo scrivo grazie a materiale trovato in giro. L’inchiesta di Spoleto mi ha colpito molto fin dall’inizio per il dispiegamento di mezzi sbirreschi e la risonanza mediatica che ha avuto. Ormai siamo in un periodo che con questo 270bis riescono ad accusare chiunque di terrorismo anche senza prove, ma difficilmente ciò diventa un caso da prima pagina dei giornali e da servizio del tg. Ora dato che quest’inchiesta è basata sul nulla, ho cercato di capire cosa facesse questo Michele Fabiani per meritarsi tanta sgradita attenzione.

Ok, già il fatto che sia anarchico lo rende un soggetto molto "appetibile" per le forze dell’ordine (cioè dal loro punto di vista già basta per montarti un’inchiesta contro di te), va bene che era impegnato in lotte ambientaliste sul suo territorio, ma nel suo caso, a differenza dei casi di altri compagni, c’è stata una spettacolarizzazione dell’arresto davvero notevole (elicotteri, militarizzazione della città, ecc).

Spulciando qua e là scopro di aver scaricato molto prima dei fatti uno scritto di Michele sulla tortura tecnologica e, sempre spulciando qua e là, scopro che è un collaboratore molto attivo dell’associazione AVae-m (associazione vittime armi elettroniche e mentali).

Io ancora non so bene se sia vero tutto quello che si trova scritto su di loro, ma lascia molto pensare il fatto che l’inchiesta sia stata montata dai soliti ROS nella persona di Ganzer, losco personaggio che è indicato dall’AVae-m come uno dei principali attuatori di torture tecnologiche in italia.

Se volete scaricate il saggio che Michele Fabiani ha scritto sulla tortura tecnologica è molto chiaro e puntuale lo trovate anche semplicemente digitando in google il suo nome, il titolo è più o meno "sembra fantascienza invece…".

Effettivamente sembra fantascienza ma ormai non mi stupisco più di niente e il fatto che Michele sia stato arrestato con un’operazione così spettacolare sicuramente depone a favore dell’associazione.

Comunque per tortura tecnologica si intendono fondamentalmente due cose: controllo mentale e tortura ambientale a distanza.

Il primo si effettuerebbe tramite l’introduzione (durante operazioni chirurgiche o semplici operazioni dentistiche) di microchip o piccolissimi elettrodi che riescono ad interferire, cioè intercettare e modificare arbitrariamente, le radizioni emesse dal cervello. Dopo alcuni anni può avvenire che lo studio effettuato dai torturatori sul tracciato delle vittime permetta l’interazione tra cervello e strumenti innestati,il che permette un controllo del pensiero e l’invio di immagini e di suoni  o di altri stimoli al cervello della vittima

La tortura ambientale a distanza avverrebbe invece tramite macchinari meno sofisticati come congegni laser tipo quelli usati nella rimozione dei calcoli, si tratterebbe di impulsi inviati al corpo della vittima come scosse o vampate di calore e altri impulsi anche molto dolorosi che impediscono una vita serena.

Ora so che tutto sembra molto fantascientifico, ma alcune radiografie sembrano dimostrare la presenza di corpi estranei nei corpi delle vittime a sostegno della loro tesi.

Ovviamente i metodi di tortura denunciati non sono nuovi, in America da tempo si fa uso di torture simili e non faccio fatica a pensare che sia possibile che avvenga anche in italia.

ovviamente un po’ di scetticismo rimane.

io vi invito a informarvi, perchè a me sembra che questa vicenda sia davvero oscura e l’arresto di questo ragazzo una cosa ancora più infame della semplice montatura politica.

Probabilmente ha indagato in cose troppo scottanti…

a Michele, che meriterebbe tutt’altro che il carcere, che si è dimostrato più "giornalista" (nel senso che dovrebbe avere la parola cioè di chi fa inchiesta e dice la verità) di molti giornalisti servi di professione va tutto il mio affetto virtuale.

indaghiamo su questa vicenda.

Chiara

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CIONI NOVELLO FREUD

 

 la sicurezza è il nostro karma

terzo millennio di paure medievali

propaganda militarizzata

democrazia rappresentativa

rappresenta le nostre nevrosi

la giunta comunale analizza

psicoanalisi di gruppo

cioni novello freud 

 

 

 http://www.repubblica.it/2007/08/sezioni/cronaca/lavavetri/lavavetri/lavavetri.html

l'ultima trovata del nostro caro assessore alla sicurezza cioni in questo articolo di repubblica.

 

 

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news su aggressione fascista in siberia

Arrivano alcune notizie in piu' sulla situazione in Siberia. Ecco la traduzione in italiano di un comunicato degli attivisti della Siberia.

Aggiornamenti anche su Indymedia Inghilterra e Indymedia Siberia.


Siberia (Russia):
Dichiarazione dei sopravvissuti all'aggressione
neofascista al campo di protesta ambientalista di Angarsk
All'alba del 21 luglio, intorno alle 5 del mattino, il luogo dove ci
eravamo stabiliti per campeggiare è stato brutalmente assalito. Diversi
fascisti sono piombati all'improvviso sulle nostre tende dandogli fuoco
e rubando le nostre cose, colpendoci nel sonno con bastoni, martelli e
calci. Il tutto mentre inveivano e urlavano contro gli antifascisti –
elemento che, insieme all'assurda e consapevole violenza
dell'aggressione, non lascia dubbi sulla natura dell'azione: non si è
trattato di hooligan qualsiasi, ma di un'incursione fascista coordinata e pianificata.
Va rilevata la lunga attesa – più di mezz'ora – che ha contraddistinto
l'intervento delle forze di dell'ordine richiamate sul luogo e i
successivi tentativi, da parte sempre della Polizia, di negare
l'esistenza di gruppi neofascisti nell'area di Angarsk. I partecipanti
al campo ecologista si sono visti invitare dai dirigenti di Polizia sul
luogo a non “dare scandalo” e a “non comunicare con i giornalisti”
riguardo all'aggressione subita. Ma non possiamo tacere, poiché
l'indignazione e il desiderio di riscatto vanno al di là di ogni altra considerazione.
La scorsa notte abbiamo perso un nostro compagno. Ilya Borodaenko – un
compagno anarchico di Nakhodka, membro dell'Azione Autonoma – è morto a
causa di un trauma cranico e del pestaggio subito. La notte
dell'aggressione, Ilya e altri due partecipanti del campo erano di turno
ed Ilya è stato il primo a fronteggiare il gruppo fascista. Alcuni altri
partecipanti sono stati ricoverati all'ospedale in gravi condizioni (con
traumi cranici e fratture alle braccia e alle gambe). Le tende sono
state date al fuoco o distrutte; le bandiere sono state rubate.
Comunque sia, non ci dimenticheremo nulla, e non perdoneremo la morte di
Ilya Borodaenko ai suoi assassini – a prescindere dal corso che potrà
mai prendere l'indagine “ufficiale”. Non fermeremo le nostre attività al
campo di protesta ambientalista, non fermeremo la nostra lotta contro la
piaga nazifascista e contro la mafia del nucleare, contro la feccia
dell'autoritarismo e del razzismo, contro tutto ciò che mira alla
distruzione sia della natura che della dignità umana.
Oggi siamo in lutto. Domani continueremo la nostra lotta.

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a proposito della possibile chiusura di noblogs

esiste in teoria la libertà di espressione.

in teoria, perchè poi è una formula sempre in bocca alle persone sbagliate(come le parole libertà,diritti,libero pensatore),cioè a tutti coloro che vorrebbero far star zitte un bel po' di persone e che usano la sbandierata "libertà d'espressione"per far proclami xenofobi,infamanti e beceri,comunque il giornalismo italiano la libertà d'espressione non sa cosa sia.

Certo,uno non si aspetta granchè, però se non possiamo disporre di una stampa con una coscienza,lasciateci almeno disporre di luoghi virtuali dove Informare,discutere,pensare,tenere contatti con il mondo.Perchè se i giornali cartacei di casa nostra sono diventati ormai la voce di polizia e partiti e hanno deliberatamente scelto di creare allarmismi,deliri sicuritari,corrompersi con finanziatori che vogliono aver voce in capitolo sulle notizie,basarsi su finanziamenti di partiti che vogliono aver voce in capitolo sulle notizie,lasciate almeno che le persone che ancora riescono a pensare pensino.

E' vero come diceva Camus che "se a sorvegliare la crescita della libertà ci fossero stati solamente i governi,è probabile che essa sarebbe ancora infasce(…)La società del denaro e dello sfruttamento non ha mai avuto il compito,che io sappia,di far regnare la libertà e la giustizia".

Ma quello che secondo me sfugge a chi continua a opprimere,reprimere,chiudere le bocche è che l'unica cosa che ottengono è far crescere l'esasperazione. E l'esasperazione arriva a volte a dei punti che solo con la violenza riesce a placarsi.

E spero che un giorno non rimanga l'unica strada possibile.

Per il resto preferisco tacere

Chiara

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DELICATI UCCISORI

 Firenze,15 giugno 2007 

csa nextemerson

ore 22.00

SPERIMENTALE ANATOLIA PRESENTA:

DELICATI UCCISORI

SPETTACOLO TEATRALE TRATTO DA I GIUSTI DI A.CAMUS

“Delicati uccisori” è un riadattamento del testo teatrale di Albert Camus “I giusti”, scritto nel 1950. La trama ruota intorno a cosa è lecito fare per la libertà, a come la violenza che aleggia nella società possa trasformarti; una violenza che spinge a dare una risposta radicale.Lungi dall’essere un’esaltazione della lotta armata, “Delicati uccisori” è un ritratto di uomini e donne che soffrono per le condizioni in cui versa l’esistente, ma che allo stesso tempo si rendono conto della loro trasformazione in omicidi.“Guardatemi:io non ero fatto per ammazzare” dice uno dei personaggi.Questa è una storia di combattenti silenziosi, risoluti, ma capaci di intimità e delicati come fiori. E’ la storia degli ultimi uomini che si sacrificarono per le proprie idee  non dimenticando mai che erano uomini, non dei(come certi brigatisti rossi invece pensavano). Parte dei dialoghi e i personaggi stessi sono realmente esistiti(furono gli attentatori ai danni del granduca Sergio nella Russia di fine 800). Il contesto storico è stato attualizzato per renderlo più immediato e applicabile al reale.Una delle sconfortanti realtà che emerge dal testo è la tensione verso la violenza verso cui si stanno spingendo molti individui, come nei recenti fatti di Roma, tensione che nasce dall’interrogarsi sul senso della proficuità di un dissenso pacifico se esso viene bistrattato senza distinzioni.La violenza sembra divenire una pratica di dialogo, di risposta, di gerarchizzazione degli eventi, l’unico modo per ricordare all’autorità che “non è tutto permesso”, come ricorda Dora, il capo del nucleo terroristico. Ma a fianco di tutto questo, c’è il pathos, il profondo amore tra individui,l’amore che li spinge a restare accerchiati ma uniti,radicalmente e profondamente umani, mai macchine ideologiche. Sperimentale Anatolia

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citazioni

da "Riflessioni sulle cause della libertà e dell'oppressione sociale" di Simone Weil.

"…appunto perchè non c'è mai potere,ma solamente corsa al potere, e questa corsa è senza termine(…)coloro che vi si abbandonano, costretti a far sempre più dei loro rivali, i quali a loro volta si sforzano di fare più di loro,devono sacrificare non solo l'esistenza degli schiavi,ma la propria e quella degli esseri più cari;così Agamennone che immola sua figlia rivive nei capitalisti che, per conservare i propri privilegi, accettano a cuor leggero guerre che possono rapire loro i propri figli.

 

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giro “comunicato agghiacciante di emergency”

ho letto questo post sul sito informazioneindipendente.noblogs.org. Mi sembrava doveroso riportarlo

Requisiti gli ospedali afgani di Emergency! Il governo afgano ha requisito le strutture ospedaliere dell'ONG italiana..

COMUNICATO UFFICIALE

"L'assenza forzata del personale internazionale ha reso impossibile un adeguato funzionamento alle aspettative di quanti vi ricorressero degli ospedali ancor oggi definiti 'di Emergency'. Un simulato funzionamento avrebbe fornito servizi a tal punto inadeguati da risolversi, in definitiva, in danno per i pazienti". Questa la posizione della Ong Emergency, espressa in un comunicato, che prosegue: "Per questa ragione avevamo ritenuto più appropriato sospenderne l'attività, finché non si fossero create le condizioni per la rinnovata presenza del personale internazionale di Emergency. Queste condizioni si darebbero solo in seguito a un chiarimento effettivo circa minacce e intimidazioni compiute dal governo afgano: l'autenticità di questo chiarimento non sarebbe riscontrabile se durasse la detenzione di Rahmatullah Hanefi. Il governo afgano decide di non perseguire questa via.

Tra domenica 6 e lunedì 7 maggio abbiamo avuto, al contrario, notizia che il governo afgano ha deciso di impossessarsi delle strutture costruite e attivate da Emergency, destinate ai cittadini afgani e ai loro bisogni, verso i quali il governo dell'Afganistan, nel succedersi dei regimi, è sempre rimasto indifferente". Poi continua: "Al di là di qualsiasi altra considerazione, non abbiamo motivi per immaginare che il ministero della Sanità afgano e le eventuali organizzazioni disposte a operare su suo mandato e alle sue dipendenze possano garantire, insieme, tre condizioni minime: qualità del servizio sanitario; sua totale gratuità; sua disponibilità per chiunque vi ricorra, senza criteri di selezione – esplicitamente citati da rappresentanti di quel governo – basati sulla distinzione tra amici da curare e nemici da abbandonare. Non possiamo in nessuna forma contrastare questa iniziativa di requisizione, che si rende possibile come azione di forza conseguente ad altre azioni di forza che ne hanno posto le premesse. Esclusivamente su questo piano si è posto e si muove il governo afgano. L'impiego della forza ci è ovviamente estraneo per ragioni culturali e morali, anche prima che materiali. Per chiarezza e verità dobbiamo ribadire che a questa iniziativa nessun avallo giunge da Emergency, che semplicemente lo subisce".

 

 

Ma cazzo, come si fa a stare fermi davanti ste notizie!?dobbiamo mobilitarci!

EMERGENCY ha curato gratis milion di profughi, civili, bambini..e ora?

come faranno gli afghani?

MUOVIAMOCI, CENTRI SOCIALI, AUTONOMI, ANARCHICI, ASSOCIAZIONI, MOVIMENTI..ma facciamolo presto! GINO STRADA E RIMASTO SOLO, E CON LUI TUTTE QUELLE MIGLIAIA DI FERITI CHE HANNO BISOGNO DI CURE GRATUITE..

PISCIAMO SU PRODI E KARZAI, E FACCIAMO SENTIRE LA NOSTRA RABBIA VERSO QUEL E QUESTO GOVERNO ANTIDEMOCRATICO! I MEDIA NAZIONALI NON RIPORTANO QUESTA NOTIZIA E ALLORA E' ORA DI FARE NOTIZIA NOI, CON UNA MOBILITAZIONE NAZIONALE IN DIFESA DI EMERGENCY E CONTRO QUESTI ATTI BARBARI..

LANCIAMO UNA MANIFESTAZIONE NAZIONALE A ROMA

SPERIAMO CHE QUALCHE STRUTTURA COLGA LA PALLA AL BALZO.

SOPRATTUTTO PER QUEI BAMBINI AFGHANI!

 

COLLETTIVO AUTONOMIX

ci rendiamo disponibili a titolo personale a promuovere ogni iniziativa e a diffonderne in giro la notizia.

AnnAKurt 

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salvador puig antich.se fossimo vivi saremmo armati

salvador

a volte è difficile scrivere.Non perchè non si sappia bene cosa dire è che non sempre c'è corrispondenza fra emozioni,pensieri e parole.

Il film l'ho visto ieri sera.Credo di non aver mai pianto così tanto.

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CONTESTARE OGGI


Pensavo ieri sera alla giornata del 25 aprile.in realtà il discorso era più vasto e iniziava da molto più lontano:l'ortodossia e la contestazione oggi.

Pensavo al 25 aprile:una commemorazione senza dubbio importante,poi io ho sempre pensato che la memoria storica sia essenziale per una civiltà degna di questo nome,ma perchè non si riesce a farla diventare un qualcosa di più di una celebrazione autoreferenziale?Ricordare è importante,ma un ricordo attualizzato, un calare il passato nel presente.Prendere spunto dallo ieri, ma per guardare a oggi,per pensare in modo critico alla società in cui viviamo oggi.

La società si evolve e lo scenario proposto da marx prima e dai vari partiti comunisti poi dovrebbe essere semmai un punto di partenza per l'oggi,non una lente tramite cui guardare il presente.

A volte l'ortodossia porta a lottare per l'uomo sacrificandone l'umanità.Si lotta per la digità e la libertà di tutti,sacrificando però di curare proprio ciò che fa amare la libertà ad un uomo.Un uomo vuole essere libero per la vita,per la creatività,l'arte,gli affetti,i sentimenti;spesso un'ortodossia vecchio stampo deride tutto ciò relegandolo in un angolo fra gli optional.

E invece è proprio nel privato che si gioca tutto,è proprio nella sfera del personale che i nuovi meccanismi di società alienata e alienante,mercificata si manifestano.La società dello spettacolo si nutre del personale,dei sentimenti,delle emozioni.Ed è la società dello spettacolo e del potere seduttivo della merce ciò che oggi ci dovremmo trovare a combattere.

L'uomo non è solo una questione economica,sebbene l'economia abbia un'enorme importanza.

Se avessimo una distribuzione economica più equa e la stessa mentalità,tuttavia,non sarebbe cambiato nulla.Avremmo solo una fetta della popolazioe umana che è riuscita a soddisfare il suo desiderio di poter consumare e alienarsi come gli altri.

L'equità economica sì,ma insieme a una nuova mentalità,insieme a una libertà che è prima di tutto e soprattutto responsabilità e consapevolezza.

Questa non è una critica a tutti i movimenti antagonisti,lo puntualizzo perchè non vorrei essere fraintesa,questa è una riflessione che vuole spiegare prima di tutto a me stessa,quale secondo me è la via da prendere per contestare oggi.

leggiamo Debord

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